Suggestioni, ma perché usarle, quando e con chi?

Oggi sul treno da Milano a Torino, ero seduto in uno scompartimento da solo e leggevo un libro quando ad un tratto un signore anziano e una signora più giovane (padre e figlia) si sono seduti, in completo silenzio, davanti a me.

Leggevo e alzando gli occhi potevo notare i due passeggeri, davanti a me, appisolati. Erano stati a Milano, probabilmente per una visita ed ora tornavano alla loro casa.

La signora giovane teneva per mano due biglietti del treno e aveva aperto gli occhi. Ad un tratto, l’anziano, appoggiò la testa sulla sua spalla come se chiedesse “stammi vicino”, trovando un “luogo sicuro” per essere confortato.

Un gesto d’incredibile affetto la risposta accogliente della figlia a quella sottesa richiesta di sostegno e in quel quadro sono stato risucchiato e coinvolto da quel gesto e si è palesato sul mio volto un dolce sorriso, ricambiato dalla donna.

Due grandi sorrisi e una lacrima, la mia.

Poco dopo, l’anziano signore riaprì gli occhi, in quel momento mi sono ripromesso di terminare il capitolo e poi donare alla coppia un’esperienza magica, per restituire un po’ della magia che mi avevano fatto vivere.

Tutti siamo dotati di molti tipi d’intelligenza alcune in noi sono sviluppate in maniera superiore, io le definisco particolari sensibilità e ognuno ha la propria che è più sviluppata delle altre, così come insegna lo psicologo Howard Gardner credo che in determinate situazioni prevalga l’intelligenza interpersonale ed è questa che in alcuni momenti della nostra vita siamo desiderosi di fare la differenza per gli altri e far’ accadere una magia ed è proprio la magia che si crea che s’ imprime e ci fa ricordare quei momenti come unici.

DETTO – FATTO

L’esperienza magica ha cambiato la loro e la mia giornata? direi di si!

Cosa ci vuole? Un saggio diceva: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il cominciare”.

L’energia necessaria a compiere l’azione, risiede nella capacità di immaginare il sorriso di quell’uomo e quella donna al termine del gioco e nella gioia che questo risultato ci porta.

Spesso abbiamo bisogno di molta fortuna, per me la fortuna è dentro di noi, valorizziamo la nostra fortuna e mettiamola negli altri; personalmente l’ho messa nell’accoglienza.

Quando ci siamo salutati l’anziano mi ha confermato di aver bisogno di fortuna, specialmente in quel momento.

Ho risposto con affetto: “me n’ ero accorto ed è per questo che mi sono permesso di regalarvi questo piccolo grande momento magico. BUON VIAGGIO” e abbassando gli occhi sono tornato alle mie letture.

Quali riflessioni suggerisce questa storia?

Che tipo di suggestioni sono state attuate?

Quali metafore sono sottese?

Un confronto fra amici ci ha dato modo di cogliere, ancora una volta, il vissuto di ognuno sapendo che vive l’esperienza interpretandola secondo i propri paradigmi.

Alcuni si sono soffermati sulla possibilità di fare la differenza nel vissuto di una persona, se pur per un breve momento, semplicemente creando una buona relazione, dove predominante è stata: l’attenzione verso l’altro, l’elemento di sorpresa (nuovo e diverso), l’attenzione focalizzata che porta l’altro a distrarsi se pur temporaneamente dai suoi problemi.

Altri sono stati attratti dalle suggestioni indirette, lanciate con la proposta di un momento di magia, che al termine lascia un simbolico porta fortuna (ancoraggio) cosa di cui tutti riteniamo necessitare e che quell’ancoraggio ci permette di attivare autonomamente.

Qualcun’altro ha sottolineato come il testo può dare suggestioni anche a noi che leggiamo: tutti abbiamo abilità, spesso ne siamo poco consapevoli, a volte non ce le riconosciamo, possiamo scegliere, se sprecare o far fruttare il nostro tempo, in ogni caso scegliamo di comunicare sia che agiamo sia che non lo facciamo, esserne consapevoli, ci permette di fare il primo passo per fare la differenza.

E per te?

Quali sono le tue riflessioni?

[CONTACT_FORM_TO_EMAIL id=”5″]