Circa 20 giorni fa si è rivolta a me una collega per chiedermi se potevo essere di aiuto a un suo paziente: M.P. di 23 anni portatore di ileostomia terminale in morbo di Chron con esordio precoce, colecistite cronica e deficit della Vit. D, che doveva posizionare un Port-a-cath e visto il suo vissuto, era terrorizzato di dover essere sottoposto a un’ulteriore procedura invasiva. La collega, qualche giorno prima della procedura mi ha presentato M.P. e gli ho proposto un metodo alternativo all’eventuale ricovero e narcosi per l’esecuzione della procedura: la Comunicazione Ipnotica, subito mi ha guardato come se fossi un marziano, ma poi si è incuriosito e ha accettato di provare “questa cosa”. Ci siamo accomodati in una saletta sufficientemente tranquilla, gli ho spiegato in cosa consisteva la Comunicazione Ipnotica e lui ne era sempre più incuriosito e attratto anche perché così si evitava un ricovero e una narcosi. M.P. si è dimostrato molto collaborante e si è lasciato condurre in uno stato di profondo rilassamento, ho voluto verificare se  fosse in grado di realizzare analgesia (pizzicando con le unghie il lobo del suo orecchio destro): ERA ANALGESICO!!!  Al termine dell’esperienza mi riferiva di non aveva percepito nessun dolore e di “aver solo sentito toccare l’orecchio destro” . A questo punto gli ho dato l’ancoraggio, (un semplice gesto che gli permette di re immergersi in quello stato di benessere). Ho verificato la sua capacità di eseguire autonomamente la tecnica.

Ritorniamo dalla collega e le comunichiamo l’esito dell’esperienza, lei è incredula, propongo a M.P. di dimostrare quanto sia bravo ad eseguire autonomamente la tecnica, le dimostro che lui è analgesico, invitandola a pizzicargli il lobo dell’orecchio.

Alcuni giorni dopo rivedo M.P. che m’informa di avere posizionato il Port-a-cath tranquillamente solo con l’aiuto di 2mg di Midazolam, anziché il ricovero e la narcosi e di essere andato a casa dopo “qualche oretta”. La cosa sorprendente è che la sua ragazza mi ha chiesto “cosa diavolo gli hai fatto?” perché ora è molto più tranquillo e sereno, mentre prima era sempre irrequieto e irascibile.