Il corriere della sera – 2 Agosto 2019
«Ho rivissuto i miei inverni da bambino, con gli amici. Ci tiravamo le palle di neve senza guanti, finché, dal gelo, non sentivamo più le mani. Ho sentito la voce del dottore che mi diceva che sarebbe successa la stessa cosa alla mia testa. E così, mentre mi operavano, ho sentito i rumori dei ferri, ho sentito l’acqua che scorreva dentro la testa, ma non ho avvertito dolore, se non un attimo, come l’anestesia dal dentista».
Piero De Bernardi, 69 anni, meccanico in pensione, fino a mercoledì scorso non riusciva più a muovere la gamba e il braccio sinistro, a causa di una paresi, provocata da un ematoma nel lato destro del cranio. Ieri, invece, camminava tranquillo fra i corridoi del reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Legnano. Niente stress da intervento, nessuna anestesia da smaltire. Piero è stato il primo paziente del nosocomio ad essere operato sotto ipnosi, anziché sotto anestesia. In Italia sono rarissimi i casi di utilizzo di questa tecnica in neurochirurgia: al momento esistono solo tre pubblicazioni.
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