A Torino il 16 ottobre 2015, in Aula Magna della AOU Città della Salute e della Scienza si è tenuto il primo seminario promosso dall’ Associazione Scientifica Infermieri Esperti in Comunicazione Ipnotica (ASIECI), che ha coinvolto oltre 400 operatori sanitari, rappresentanti le diverse figure professionali.

Atti del convegno – 16 Ottobre 2015

Introduzione ai lavori

  • comunicazione ipnotica. Applicazioni del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente

Introduce Milena Muro

  • Il paziente al centro dell’assistenza: la Relazione Terapeutica, un modo diverso di prestare assistenza

Laura Rizzi

  • Il linguaggio ipnotico: rendere magiche le parole

Mariangela Consolaro

  • La comunicazione ipnotica: definizione, funzione e tecniche di persuasione

Milena Muro

  • La comunicazione ipnotica: definizione, funzione e tecniche di persuasione

Bice Properzi

  • La condizione ipnotica: fenomeni possibili e tecniche Induttive

Carmen Bambara

  • Applicazioni cliniche: presentazione degli studi e dei dati

Stefania Panizzolo

  • La comunicazione ipnotica, una competenza infermieristica possibile: norme di riferimento e percorso formativo

La finalità dell’evento è stata quella di sensibilizzare e di porre l’attenzione dei professionisti alla comunicazione ipnotica e alla relazione operatore/paziente, per la riduzione del dolore e dell’ansia prima, durante e dopo le procedure diagnostiche, terapeutiche, assistenziali e riabilitative.

La Comunicazione Ipnotica è una tecnica che utilizza l’applicazione consapevole del linguaggio, e dei meccanismi neurolinguistici implicati in alcune funzioni della mente, per indurre nel paziente uno stato mentale fisiologico, diverso dagli stati di veglia e di sonno, essa offre al paziente l’opportunità di poter sviluppare e incrementare le proprie capacità di AUTOapprendimento e AUTOdeterminazione.

Lo stato mentale dell’ipnosi è quindi uno stato fisiologico in cui è possibile influire sulle condizioni emotive, somatiche e viscerali del soggetto, in questa condizione è più facile rassicurare e tranquillizzare il paziente in difficoltà, favorendo la collaborazione e la cura sviluppando l’alleanza terapeutica, in questo modo è possibile di fatto ridurre la percezione del dolore.attivando le abilità del paziente e la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni.

Molti studi hanno permesso di osservare come l’effetto antidolorifico (o antinocicettivo) dell’ipnosi è tale da ridurre la percezione dolorosa almeno del 50%.

La comunicazione ipnotica può essere agita in modo consapevole con il paziente e ne guida la relazione assistenziale senza che sia necessariamente in atto una modifica dello stato di coscienza, la relazione di fiducia che si instaura, può favorire l’accoglienza di suggestioni che portano alla realizzazione di uno stato di coscienza particolare, fisiologico e dinamico, grazie al quale si sviluppa una particolare partecipazione mente-corpo con la quale il soggetto riesce ad influire sulle proprie condizioni psichiche e fisiche grazie al manifestarsi di fenomeni fisicamente evidenti che sono l’espressione della potenza di una immagine mentale adeguatamente orientata, (monoideismo plastico)

La differenza con altre modalità comunicative, è insita nella capacità del professionista di sfruttare in modo consapevole modalità di comunicazione che comprendano l’utilizzo di tecniche adatte ad aumentare la compliance nelle situazioni di disagio del paziente.

 L’introduzione della comunicazione ipnotica in ambito aziendale, è la conseguenza di un’iniziativa, condotta nell’ambito dei programmi coordinati dal COSD (Comitato aziendale ospedale senza dolore) all’interno del presidio Molinette, con l’obiettivo di ridurre l’intensità dell’ansia e del dolore percepito nelle donne operate di tumore al seno, che per tale disagio non si presentavano al follow up o non portavano a termine l’ esame mammografico.

Nel 2007 è stato condotto uno studio osservazionale pilota con l’obiettivo di valutare l’efficacia della tecnica in questo contesto. Sono state arruolate 49 donne che avevano subito un intervento chirurgico al seno e che dovevano essere sottoposte a mammografia. Tutte le pazienti hanno dichiarato l’intensità del dolore provato durante l’ultima mammografia, e le emozioni vissute .

La valutazione è stata condotta utilizzando una scala numerica (NRS) da 0 (nessun dolore o emozione) a 10 (massima intensità del dolore o dell’emozione sperimentata). Le pazienti sono poi state addestrate da un’infermiera esperta in comunicazione ipnotica all’uso autonomo dell’autoipnosi e, al termine dell’esame, è stata eseguita un’ulteriore valutazione dell’intensità del dolore e delle emozioni sperimentate durante la procedura.

Il dolore percepito si è ridotto di più del 50% rispetto alle esperienze precedenti e l’ansia e le emozioni ad essa correlate si sono ridotte mediamente del 70%.

Da questa esperienza è stato indispensabile delineare il percorso formativo necessario all’esercizio autonomo della comunicazione ipnotica, per gli operatori sanitari, inizialmente riservato a tutti i profili professionali dei servizi di mammografia e successivamente aperto ad altri servizi, che eseguono esami invasivi.

Tra il febbraio e il novembre 2008 è stato condotto un ulteriore studio osservazionale su un campione di 188 pazienti che dovevano essere sottoposti a procedure invasive.

Hanno partecipato alla ricerca le strutture di Terapia del Dolore e Cure Palliative, Endoscopia Digestiva, Emodinamica, Day Hospital Ematologico e Broncoscopia.

I risultati positivi concordano con la letteratura

Dal 2008 ad oggi sono stati formati:

  • 424 operatori con la formazione d’aula

  • 20 operatori con titolo di esperto in comunicazione ipnotica mediante la frequenza di uno specifico corso di formazione post universitario

  • 5 servizi ospedalieri hanno potuto usufruire di un tirocinio tutorato per rafforzare le competenze acquisite in aula, per un totale di 49 operatori tutorati.

La necessità di diffondere un “patrimonio” di conoscenza tacita, ovvero quel tipo di sapere che gli infermieri comunemente chiamano “trucchi del mestiere”, ha portato a promuovere corsi formativi e informativi.

Il ruolo dell’infermiere esperto in comunicazione ipnotica difatti è proprio quello di creare un’alleanza terapeutica per aiutare il paziente a mobilizzare le proprie risorse interiori, spesso non conosciute ed ignorate, per risolvere e gestire i sintomi/problemi tra i quali il dolore (Barbier, 2013)

La responsabilità clinico-assistenziale dell’infermiere viene determinata peculiarmente dalla Legge 42/99 che, individua come prima e essenziale fonte normativa il DM 14 settembre 1994, n. 739. Il profilo professionale definisce l’infermiere attribuendogli la piena responsabilità per quanto riguarda l’assistenza generale infermieristica, con assunzione quindi della responsabilità dell’intero processo assistenziale, dalla raccolta dei dati all’identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica alla pianificazione, gestione e valutazione dell’intervento assistenziale infermieristici

L’ intento dell’ associazione per il prossimo futuro, è quello di comunicare e condividere il sapere di questa comunità di partecipanti con una comunità più grande : favorire relazioni, scambi e collegamenti che determinano l’arricchimento reciproco, al fine di condividere il sapere, incentivare progetti, valutare, pubblicare i risultati ottenuti, svolgere attività di ricerca, promuovere attraverso la formazione e l’informazione le conoscenze acquisite dagli operatori esperti in comunicazione ipnotica, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza offerta al paziente. Come scrive il giornalista del Surgical Tribune A. Genitori[1]: “ Nonostante la parola “ipnotismo” possa far pensare alla magia, c’è ben poco di magico nel lavoro portato avanti dal gruppo A.S.I.E.C.I.“

[1]             https://www.surgicaltribune.com/articles/news/italy/9457_comunicazione_ipnotica_quando_la_cura_parte_dallo_sguardo.html

https://www.articolotre.com/2015/10/ipnosi-l-efficacia-della-comunicazione-ipnotica/