Sono Liliana Musa. Lavoro da molti anni nel Servizio Dialisi dell‘Ospedale Martini di Torino con il ruolo d’ Infermiera. Nel 2015, grazie ad una mia carissima amica e collega che opera nel Centro Trapianti dell‘Ospedale Molinette, intraprendo il percorso formativo presso l’istituto Franco Granone CIICS, che prevede la presentazione di una tesi finale per il conseguimento del titolo di esperto in Comunicazione Ipnotica. Corso molto impegnativo ma altrettanto entusiasmante.

Sviluppo la mia tesi raccogliendo i dati dell’esperienza attuata nella Struttura dove lavoro: i risultati sono interessanti e per me rappresentano un successo personale.

Dopo il conseguimento dell‘attestato, comincio ad allenarmi….è tale il mio entusiasmo che propongo a moltissime persone se ne hanno bisogno di contattarmi per essere aiutati diffondo a colleghi, amici, conoscenti…..passa parola…..

Ed ecco ….arriva l‘occasione….

Il dr Boero, direttore della Struttura, vorrebbe che la comunicazione ipnotica venisse utilizzata con i pazienti in insufficienza renale.

Nel periodo di settembre 2016, viene valutata l’opportunità di offrire ai pazienti che devono sottoporsi all’intervento di FAV (fistola Artero-venosa) la possibilità di eseguire questa procedura in Ipnosi, guidati da personale esperto in comunicazione ipnotica così da gestire al meglio l’ ansia e il dolore causati dall’intervento stesso.

Cenni sulla FAV: è un intervento di microchirurgia dove un‘arteria e una vena di un braccio vengono unite con un‘anastomosi per eseguire in seguito l‘emodialisi.

L‘intervento generalmente dura2-3 ore.

Il paziente deve rimanere disteso sul lettino della Sala Operatoria con il braccio prescelto adagiato a 90 gradi rispetto al corpo, è prevista un’anestesia locale.

Il paziente viene convocato in Dialisi intorno alle 8. e  viene accompagnato in una stanza appositamente dedicata.

Accolto dall’infermiera dedicata alla sua preparazione, il paziente viene fatto distendere sulla barella dopo aver indossato un camice monouso sopra l’abbigliamento intimo.

Vengo chiamata e trovo il paziente in questa posizione con lo sguardo assorto.

Mi presento….chiedo il suo nome di battesimo….mi informo come lo chiamano in casa…chiedo il permesso di chiamarlo con quel nome…..mi servono altre informazioni….famiglia, passioni, come passa il tempo libero…..e da qui parto….gli comunico che conosco una tecnica “figa” che gli permetterà di gestire l’ansia prima e durante l’intervento

Il soggetto mi guarda con aria interrogativa…..e chiede di cosa si tratta.

“Chiuda gli occhi…..così sarà più facile…..concentrarsi sulla mia voce…. e tutto il resto passerà in secondo piano.Tutto  diventa facile anche per me….comincio….il monoideismoplastico… respiro…pesantezza…tensioni…  il braccio su cui agisco in primis è quello che non sarà oggetto della FAV… poi mi trasferisco all’ altro…..e gli faccio notare che qualcosa è cambiato..

Poi….suggestioni immaginative….lui ha fiducia in me…si è affidato….

E dopo averlo lasciato a godersi il benessere provocato dalle suggestioni date….gli comunico che per ripetere l’esperienza potrà avvalersi di uno strumento che presto gli fornirò.

L‘ancoraggio……unendo  pollice e indice della mano (quelle del braccio non sottoposto all’intervento) e chiudendo gli occhi  potrà ritrovare il benessere dell‘esperienza vissuta .

Lo invito a sciogliere le dita e a tornare al qui ed ora.

E adesso….tutto da solo. E mi dice….funziona!!!!

Sono felice e soddisfatta….è straordinario vedere cosa fa la mente!!!!!

Il paziente viene accompagnato nel Blocco Operatorio.

Generalmente torna in Reparto dopo 3-4 ore.

Vado da lui…..e con un sorriso mi comunica che tutto è andato bene.

Ha fatto un viaggio….sentiva l’operato che avveniva in Sala ….ma non era importante.

L’isolamento della sua mente e il distacco dal suo corpo era avvenuto.

Mi riferisce di non aver provato dolore ( l’anestesia locale del braccio è stata fatta con un minor dosaggio) e anche ora il braccio è intorpidito e non dolente.

Vedo tornare anche il dr Boero e la d.ssa Motta che hanno eseguito l’intervento.

Chiedo….mi confermano…è andato tutto bene ….il paziente si è anche addormentato!!!!

Il paziente tornerà a casa con una esperienza  bella da ricordare….