“Mi è stato chiesto di riportare la mia esperienza e io scrivo nella speranza che la mia testimonianza possa esser di conforto per altri che come me si stanno trovando a lottare con il problema delle verruche. Parliamo di anni di faticosissima convivenza forzata con più di una verruca vicino ad ogni unghia delle dita delle mani.
Vorrei fare una premessa per condividere che credo che tutte le malattie della pelle siano un richiamo del corpo che ci invita ad interrogarci su un semplice quanto complesso quesito: mi sto volendo abbastanza bene? Evidentemente io non lo stavo facendo abbastanza.
Per varie vicissitudini il mio sistema immunitario non è quello che può definirsi un fulmine di guerra, pertanto una volta comparsa la mia prima verruca (pollice della mano) non è passato molto tempo prima che tutte le mie dita venissero intaccate da questo brutto virus. Intendiamoci, è brutto proprio perché è davvero molto antiestetico, in realtà fortunatamente era indolore.
Non vi nascondo di averle provate tutte, e quando dico tutte, intendo DAVVERO TUTTE. A partire dalla chirurgia, passando per la crioterapia e per farmaci sperimentali che oltre ad avermi rovinato la matrice dell’unghia o avermi fatto vivere una cotta per il dermatologo non mi hanno portato da nessuna parte. Ho capito di aver toccato il fondo quando una gitana sulla metro mi si è avvicinata per dirmi che anche lei aveva avuto il mio problema e che l’aveva risolto usando il filo di seta. Ovviamente ho provato anche quello, disperata e umiliata al tempo stesso.
Posso provare a descrivervi l’imbarazzo e lo stigma con cui mi ero marchiata a causa di un problema per cui non avevo colpe, avevo imparato a nascondere le mani in tutte le occasioni e in questo sforzo rischiavo di confermare a me stessa il fatto di non essere degna di fare o di esprimermi. Non so se per questo o meno, fatto sta che quelle rimanevano ben salde alle mie mani e sembrava non le avrebbero mai lasciate.
Ad un certo punto il destino mi ha messo sulla strada dell’ipnosi medica, nella persona di Carla.
Ho fatto 5, parola di lupetto, SOLAMENTE 5 sessioni e tutte le verruche sono andate via. Tutte meno una, che dopo questo scritto andrà via, perché sono certa che fosse rimasta solo per ricordarmi l’impegno preso in cambio di questa liberazione.
E’ così, è come se da qualche parte nella mia mente (per i più romantici, nel mio inconscio) si fossero intrecciate l’idea che non fossi abbastanza e che fossi in debito per qualcosa con le radici di questo stigma che una volta comparso in superficie non faceva che avvallare le mie paure.
Durante le sessioni mi è stato chiesto di visualizzare alcune cose, ma soprattutto di lasciarmi guidare e di affidarmi ad una persona che con immensa cura si è immersa con me per andare a sciogliere questa fusione attraverso l’uso di metafore visive potenti. Gran parte del trattamento si svolge ad un livello inconsapevole al punto che non ricordo tutto il contenuto delle sedute, ma per quanto riguarda il lavoro consapevole posso condividere alcune impressioni. Mi sono resa conto che lo spazio che stavo dando a questo problema era diventato davvero troppo e di come stesse riuscendo a mettermi in ombra dietro alla sua indicibile bruttezza. Ho cercato di ridimensionare il tutto, rimettendolo esattamente dove si trovava. Il virus non ero io e io non ero un virus orrendo. Gradualmente è come se avessi permesso alle mani stesse di liberarsi a loro volta dalla convinzione di essere orrende e inefficaci e di tutta risposta le verruche hanno iniziato a scomparire una ad una. Mi svegliavo e al mattino ne trovavo qualcuna in meno. Non posso trovare le parole per descrivere la gioia e lo stupore nel ritrovare le mie mani libere e belle.
Posso concludere con il mio dispiacere per non aver incontrato Carla e questo metodo prima di sottopormi ad anni ed anni di sofferenza inutile.”
Posso concludere con il mio dispiacere per non aver incontrato Carla e questo metodo prima di sottopormi ad anni ed anni di sofferenza inutile.”
Anonima soddiffatta